Cresce il grano della Comunità del Cibo


L'associazione che conta circa 40 produttori agricoli che coltivano e producono grani antichi inscritti nel repertorio del Germoplasma dei Frumenti della Regione Toscana, nei comuni di Montespertoli, Certaldo, Barberino Tavarnelle, San Casciano in Val di Pesa, Montelupo Fiorentino, Chianti Senese, San Miniato, Empoli che, come previsto dalla L.194/2015 si è trasformata in "Comunità del cibo e della biodiversità dei grani antichi di Montespertoli e delle colline del Chianti", e si è presentata al pubblico a maggio 2022, nel Parco Urbano di Montespertoli, Firenze.

Di questa comunità fanno parte non solo le quaranta aziende agricole, agricoltori di varietà antiche di grano, ma anche gli esercizi commerciali, Coop Montespertoli, il Comune, l'Istituto comprensivo "Don Milani", perché alle loro mense la pasta e il pane sono di grani antichi e i gruppi di acquisto solidale della cittadina (GAS). 

I consumatori di grani antichi sanno di poter contare su una filiera certa: l'agricoltore che coltiva grani antichi si conosce personalmente e si possono visitare i campi dove il grano cresce, superando l'altezza di chi lo coltiva. Anche l'Università partecipa a questa meravigliosa avventura che ha la certezza di conservare varietà di Frumenti teneri: Gentil rosso aristato; Inalletabile 96; Andriolo; Autonomia B toscano; Mentana (in via di approvazione al MIPAF). 

Il professor Carlo Viti (DAGRI - Università degli Studi di Firenze) nel corso del pomeriggio di sabato 21 maggio ha tenuto un intervento dal titolo "Il ruolo delle leguminose nelle rotazioni e agrobiodiversità" nel quale ha parlato del progetto internazionale ALL-IN ed illustrato la collaborazione tra la Comunità del Cibo e dei Grani Antichi con la scuola primaria di Montagnana. 

Tale collaborazione ha come obiettivo principale quello di avviare gli studenti ad un percorso di formazione che si basi sulla comprensione della complessità degli ecosistemi, incluso quello agrario. L’esempio della simbiosi rizobi/leguminose mostrato dal video proposto agli studenti e l’osservazione dei noduli radicali in alcune piante leguminose hanno avuto lo scopo di dimostrare come le interazioni tra micro (batteri) e macro (piante leguminose) organismi contribuiscano in modo ecologico alle produzioni alimentari sostenibili.

Ora è tempo di veder crescere il grano seminato e di sentirne la dolce musica...




...dopo le prime prove della fertilità del terreno a cura dell'Università di Agraria (foto del 25 maggio 2022) e lo straordinario lavoro della Comunità.



















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