Il primo docu film sulla Certosa di Firenze

 



Da un'idea di Giovanna M. Carli condivisa con Antonio Natali è nato docufilm “Un Luogo Infinito. La Certosa di Firenze, sogno di immortalità”  che sarà proiettato in Sala affreschi, proprio alla Certosa sabato 17 dicembre 2022, alle ore 17.00. La proiezione sarà preceduta da un evento importantissimo. 

Alle ore 15, infatti, saranno presentati gli interventi che - curati dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Toscana-Marche-Umbria e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato - hanno consentito la realizzazione di una nuova via di uscita dagli ambienti posti al piano terreno, di un ascensore nella corte posta tra Palazzo Acciaioli e la chiesa di Santa Maria al fine di conseguire l’accessibilità del livello superiore del palazzo e del complesso monastico, e infine di un nuovo accesso a Palazzo Acciaioli e all’intera Certosa.

Alla presentazione interverranno il Cardinale Giuseppe Betori (Arcivescovo di Firenze), Giovanni Salvia (Provveditore per il Provveditorato Interregionale alle OO.PP. Toscana-Marche-Umbria), Antonella Ranaldi (Soprintendente per la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato), Don Carmelo Mezzasalma (Superiore della Comunità di San Leolino) e Valerio Tesi (oggi Soprintendente per la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno) che segue da sempre i lavori per conto della Soprintendenza fiorentina. 

Il docu film di Media Soluzioni snc e Giovanna M. Carli, con Antonio Natali, voce narrante Sandro Lombardi, narra il sogno di immortalità di Niccolò Acciaioli, nato al Castello di Montegufoni di Montespertoli, ricco banchiere fiorentino del Trecento, Gran Siniscalco del Regno di Napoli e Viceré di Puglia.  Il racconto è consegnato alla fruizione del pubblico dalle parole di studiosi, uomini di fede e storici dell'arte, per la regia Luigi Dell'Elba, attraverso una narrazione appassionata, dove si susseguono, secondo un percorso temporale, le vite dei personaggi e le opere degli artisti che da qui sono passati, insieme a particolari inusuali e stanze "misteriose e segrete", celate agli sguardi dei frequentatori abituali. 




Persone e personaggi, non solo uomini famosi, ma anche semplici monaci  e persone comuni che la Certosa ha cambiato o aiutato a cambiare spiritualmente. Un'unica donna, la sorella del fondatore, Lapa, di cui rimane, scolpita per sempre nel marmo, il ritratto nella lastra tombale vicina al padre e al nipote, a memento di una grandezza vissuta a fianco del fratello. 

Il docu film è stato girato nei tre anni complessi della pandemia. Lavorare in Certosa è stato momento di grande raccoglimento e riflessione. Il Pontormo, durante la peste - Vasari parla circa “l’anno fiorentino, 1522” - si ritirò in "quel" silenzio, fonte di dialogo con se stesso e la propria creatività e dipinse cinque mirabili affreschi su "La Passione di Cristo", conservati oggi nella Pinacoteca di Palazzo Acciaioli, di cui tratta lo storico dell'arte Antonio Natali. 

L’infinità dello spazio e la sua chiusura verso il mondo esterno – della loro importanza ne parla lo storico Giovanni Leoncini – hanno fortemente contribuito a plasmare le persone che vi hanno vissuto. Il ricco e potente Acciaioli concepì anche un "Palazzo agli Studi" per studenti laici in teologia, diritto canonico e filosofia, edificio in cui ritirarsi una volta anziano, vera e propria eccezione rispetto alle altre Certose: la prima struttura che si incontra arrivando al complesso dalla strada. 


La Certosa, però, divenne da subito, ed è rimasta nei secoli, un luogo “Infinito” che favorisce e seconda la condizione di oblio e di ricercato isolamento dell’uomo, come sottolinea il monaco Guidalberto Bormolini: il momento essenziale della vita spirituale è la cella dove il monaco prega, medita e lavora manualmente, e mangia. Sulla dieta "certosina" è Donatella Lippi, storica della medicina e bioetica dell'Università degli Studi di Firenze, a svelarci molte curiosità e notizie interessanti. Il racconto prosegue e giunge al XVIII secolo. Papa Pio VI e papa Pio VII, "prigionieri" di Napoleone furono costretti a trasferirsi in Francia, e si fermarono in Certosa rispettivamente nel 1798 e nel 1809. Del periodo napoleonico riferisce Carmelo Mezzasalma, scrittore e Superiore della Comunità di San Leolino. 

Luogo fonte di ispirazione anche per Le Corbusier che, dopo aver visitato la Certosa disse: “Quest’esperienza mi ha cambiato la vita.” Il giovane architetto scrisse ai genitori e al suo maestro Charles L’Eplattenier di aver trovato la soluzione al problema della casa per gli operai: fondando il concetto abitativo - come ricorda Valerio Tesi, Architetto Soprintendente della Province di Pisa e Livorno - sul modello monastico, scoperto proprio alla certosa del Galluzzo. 

Le foto della guerra scorrono inesorabili e il tempo passa lasciando il velo di antiche vestigia nei colori e nelle forme delle stagioni, mentre la regia sceglie la lentezza per ottenere un effetto di tranquillità e di pace, interrotto da piccoli rumori come il rintocco di una campana che segna il cambio dell'ora, il crepitio della fiamma di una candela verso sera, quasi notte, il frinire delle cicale d'estate e poi il vento, ma anche la pioggia, la neve...Librarsi in alto grazie alle vedute aeree con quell'afflato verso il Divino mentre la musica, originale, composta per l'occasione da Maria Socci, arriva a toccare l'intensità emotiva armonizzandosi con le immagini che catturano l'occhio dello spettatore. Imprime ulteriore intensità la voce calda e discreta dell'attore Sandro Lombardi. 

Lo spettatore vedrà questo luogo divenire luoghi, infiniti luoghi, inediti, cangianti nella luce e nella forma, colti durante il corso della giornata e nel corso delle stagioni, fino all'eternità. 



Foto gentilmente concessa dalla Comunità di San Leolino


UN LUOGO INFINITO trailer

SCHEDA TECNICA 

Titolo: Un Luogo Infinito. La Certosa di Firenze, sogno di immortalità

docu film da un'idea di Giovanna M. Carli 

con la partecipazione di Antonio Natali e la voce narrante di Sandro Lombardi 

Regia: Luigi M. dell’Elba 

Consulenze e interventi: Guidalberto Bormolini, Giovanna M. Carli, Giovanni Leoncini, Donatella Lippi, Maria Maugeri, Carmelo Mezzasalma, Stefano Murana, Antonio Natali, Valerio Tesi

In collaborazione con: Regione Toscana, Comune di Firenze, Comune di Montespertoli, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Archivio di Stato di Firenze, Comunità di San Leolino,  Archivio fotografico del Galluzzo di Lorenzo Scacciati, Associazione Napoleonica d'Italia, Castello di Montegufoni

Scritto: Giovanna M. Carli e Alessio Venturini

Voce narrante: Sandro Lombardi

Voce Acciaoli - Vasari: Wolfango Tedeschi

Attori: Maria Campori, Andrea Casini, Mario Cito, Teresa Cito, Nicola Magno

Fotografia: Luigi dell’Elba

Musiche Originali: Maria Socci

Suono: Tokuito Kataiama

Montaggio: Stefano Murana

Post-produzione audio: Flat Recording Studio

Color Correction: Stefano Murana

Foto di scena: Emma dell’Elba

Una coproduzione: Media Soluzioni snc, Art&Craft, Giovanna M. Carli

Distribuzione Italia: BERTA FILM Firenze

Durata:53’

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