Molière, regia di Ugo Chiti





IL MALATO IMMAGINARIO
di Molière

adattamento, ideazione spazio, regia Ugo Chiti
con: Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti.





Il malato immaginario - scrive la Compagnia Arca Azzurra Teatro - come tutti i classici parla apertamente all’oggi è quasi una banalità, ma certo l’ossessione ipocondriaca di Argante, la sua bulimia medicinale ci sembrano paradigmatiche di atteggiamenti apertamente contemporanei, come del resto la sua vulnerabilità ai raggiri degli esperti e dei dottori, che sono senza dubbio caratteristica della nostra società dove abbondano millantatori e maghi, ma dove i rimedi sono spesso peggiori dei mali.


"Il Malato Immaginario - commenta il regista Ugo Chiti - è l’ultima irridente commedia di Molière (la morte lo coglierà dopo una recita siglando una specie di assoluta irripetibile metaforizzazione del ruolo attore-autore).




Farsa-commedia, intrisa di realismo dove i personaggi si muovono sulla ritmica dell’intreccio comico occhieggiando alla “commedia dell’arte” senza tralasciare, dietro il risibile, quella seconda lettura d’ombra che lascia intuire la natura più sinistra di figure inquiete; caratteri teatrali che sfiorano il tragico con un ghigno divertito di maschere comiche.



Adattamento e regia cercano questa doppia, obliqua lettura necessaria in un testo “contaminato” da molteplici segni teatrali, dove a differenza, per esempio, dell’assoluta “purezza” drammaturgia del Misantropo, convivono insieme pantomime metafisiche e amare riflessioni sulla natura dell’uomo...




Il Malato Immaginario - continua Chiti - è testo turbevole proprio per queste doppiezze contraddittorie, testo ambiguo che dietro l’inossidabile, perfetta macchina teatrale, sembra occultare il tema portante; commedia sì sulla “delusione medica” ma forse, ancora più presente è la disamina sull'uomo vinto dalle illusioni.





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