JEAN-MARC MONTEL, Tutto rose e fiori!


Jean-Marc Montel al lavoro nel suo atelier nei pressi di Montespertoli, Firenze
Jean-Marc Montel è un artista italiano, nato a Desenzano del Garda, nel 1965, di padre francese, di madre sarda. Vive in Francia fino ai sei anni poi in Sardegna fino al 91 quando si trasferisce a Firenze per lavoro: assistente di volo in una compagnia aerea italiana.
Vive in campagna Montespertoli dal 2003, con la moglie e due figli  scappato dal traffico e in cerca di spazi e ispirazione.





Autodidatta, se si escludono i corsi di educazione artistica a scuola.
Inizia a dipingere quando vive a Olbia, nel 1989. Compra una cassetta di colori a olio in un negozio di belle arti a Varese, durante un turno di lavoro e prova con quadri di piccole dimensioni.
Presto diventa chiaro che l'olio non è la sua materia ideale, prova con l'acrilico, che ogni tanto rispolvera, ma gli smalti lo affascinano, insieme a maggiori dimensioni della tela.



Ha l'occasione di esporre a Firenze nel 1997 e il successo di pubblico lo incoraggia a continuare. l'anno dopo presenta i suoi smalti alla libreria Cima. Nel 99 vince il secondo premio al “Gruppo Artistico Argentario”. Il 2001 è  l'anno più prolifico: dopo una serie di mostre in Toscana, parte per San Diego, in California, con una mostra itinerante che rimarrà in America per un anno.
Intanto a settembre espone di nuovo all'Apollo smalti con soggetti floreali.Dopo una lunga pausa si ripresenta al pubblico nel 2014 a San Casciano in Val di Pesa, dove presenta una serie di lavori su pallets, pittura su legno di recupero e viene notato dal critico d'arte Giovanna M. Carli.




Non è semplice definirne lo stile, sebbene prevalentemente figurativo, perché artista aperto a tutte le possibilità compositive e creative.Utilizza smalti di colore puro, specialmente primari e secondari, più raramente olio e acrilico. La stesura è per grandi campiture uniformi all'interno di un tratto ben definito.



Predilige comporre sulla base di elementi geometrici ma sempre armoniosi, sulla base dei quali riproduce fiori, nudi, corpi in moto dinamico, autoritratti; ama il colore, l'energia attiva ed, in alcuni casi, crea opere polimateriche tridimensionali. Ha sempre sostenuto di non saper disegnare: i cavalli, nuovo affascinante soggetto che esporrà prossimamente, sono il risultato di un lungo periodo di studio, riflessione e crescita.




Continuerà a mischiare colori e oggetti tra loro perché il gioco si è trasformato in passione.

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